I Templari


Alcuni insediamenti dell'Ordine religioso sono oggi rintracciabili, anche in terra piemontese, lungo il percorso della via Francigena: la Precettoria di San Nazario a Ivrea, gli Ospedali di San Lazzaro e San Giovanni a Vercelli, la Torre del Tempio e la Masone ad Alessandria e infine gli insediamenti che interessano la zona di Torino: Chieri,
Moncalieri e Torino stessa.

La strada proveniente da Asti e diretta a Torino, riconducibile a uno dei rami della via Francigena, dopo aver raggiunto Chieri, dove sulla strada principale si trovava la magione templare di San Leonardo, superava la collina di Montosòlo, vicino all'odierno centro abitato di Pino Torinese, punto di pedaggio e limite di confine; da qui, tramite il ponte sul Po costruito nei pressi dell'attuale Monte dei Cappuccini, entrava in Torino attraverso la Porta Fibellona. Subito fuori dalle mura che univano Porta Fibellona con Porta Marmorea, nella zona sud orientale, sorgeva un'altra magione detta di Santa Margherita del Tempio.

Un altro ramo della via Francigena invece arrivava dalla zona di Testona e Moncalieri, dove a Borgo Navile, presso l'antico ponte di Testona sul fiume Po, si trovava la magione di Sant'Egidio.

Le zone precollinari e collinari nei pressi del Po nel circondario di Torino erano sicuramente luoghi significativi per coloro che, come i Templari, avessero voluto assicurarsi il controllo dei traffici su vie dove il flusso di pellegrini e mercanti era così intenso.

La magione di Sant'Egidio venne affidata all'Ordine intorno al 1196 dal vescovo di Torino Arduino di Valperga che, con questa donazione, riattivava uno dei punti più importanti per il controllo territoriale. Infatti il ponte di Testona fu riaperto nel 1204 con una convenzione che interessava i comuni di Torino, Testona e Chieri. In seguito, proprio nel primitivo insediamento di Sant'Egidio si sarebbero trasferiti alcuni abitanti di Testona, dando così inizio ad un agglomerato che sarebbe diventato il borgo di Moncalieri.

Prima dell'insediamento di Borgo Navile a Moncalieri i Templari si erano già stabiliti a Torino nella magione di Santa Margherita, della quale abbiamo le prime testimonianze nel 1203, ma sicuramente già preesistente. Non esistono purtroppo indicazioni precise sul luogo dove si trovava la magione di Santa Margherita e i documenti finora studiati restano vaghi: "in territorio Taurini", "apud Taurini", "ultra Padum". La sola cosa certa è che questa magione sorgeva al di fuori della cinta muraria.

A Chieri l'attestazione della presenza dell'Ordine dei Templari è fissata al 1190. L'edificio appartenente all'Ordine rossocrociato è quello di San Leonardo, che sorgeva "extra moenia" all'angolo della via Maestra (corso vittorio Emanuele) con l'attuale via Roma. I resti della chiesa di San Leonardo sono incorporati in un edificio dell'Istituto dei Salesiani.


BREVE STORIA dell'Ordine Templare

I Templari nacquero a Gerusalemme come ordine religioso-militare per la protezione dei pellegrini, voluto da un aristocratico della Champagne, Ugo de Payns.

Risiedevano nel palazzo che si credeva eretto sul luogo dove sorgeva il tempio di Salomone: da ciò l'Ordine, fondato come "Pauperes milites Christi", trasse il nome di "Poveri Cavalieri del Tempio di Salomone" e quindi, di Templari. La regola dell'Ordine, approvata nel 1128 da Papa Onorio II nel corso del Sinodo tenutosi a Troyes, venne in parte stesa da San Bernardo. Infatti l'abate Bernardo di Chiaravalle fin dall'inizio si era dimostrato favorevole alla guerra contro gli infedeli e aveva giustificato questa tesi nell'opuscolo "De laude novae militiae".

I Templari erano divisi in cavalieri (portavano mantello bianco con croce rossa) e scudieri (vestiti di bruno); potevano essere laici o sacerdoti, ma tutti comunque vincolati dai voti religiosi.

L'Ordine dei Templari ebbe larga diffusione in Europa, grazie anche alle donazioni di terre e alle elargizioni in denaro da parte di principi e di signori feudali. Dopo il riconoscimento del Concilio di Troyes ricevettero molti privilegi dal pontefice, tra i quali l'esenzione dal pagamento delle decime e la facoltà di seppellire nei loro cimiteri i morti (scomunicati e non): questi privilegi, sommati ad altri, rappresentavano buone fonti di guadagno, per cui l'Ordine divenne in breve ricco e potente.

Essi ben presto stabilirono le loro basi logistiche lungo un percorso ben definito lungo la "via Francigena" (cioè la "strada proveniente dalla Francia") che ricalcava in gran parte la via Romea, con la quale si identificava.

Le precettorie dislocate lungo la via aiutavano i pellegrini a giungere fino a Brindisi, il principale porto d'imbarco per la Terra Santa, dove avveniva la "Transfertatio", cioè il passaggio verso l'Oriente.

L'Ordine, durante la sua breve esistenza (1118-1312), riuscì a creare un efficiente sistema bancario, si dedicò alla costruzione e manutenzione di fari portuali e ponti, influenzò le nuove architetture occidentali grazie alle notevoli conoscenze matematiche e geometriche apprese e importate dal mondo arabo.

L'Ordine venne abolito nel 1312 con bolla papale "Vox Clamantis" di Bonifacio VIII, ma già in precedenza aveva subito un duro colpo con la persecuzione voluta da Filippo il Bello, che nel 1307 lo aveva spogliato di tutte le sue ricchezze.

Alcuni Templari sfuggiti alla persecuzione si rifugiarono in Spagna e in Portogallo dove fondarono gli Ordini di Montesa e dei Cavalieri di Cristo.

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