Da Testona a Moncalieri
Risale al 1196 la donazione da parte del vescovo di Torino Arduino di Valperga ai Templari della magione di Sant'Egidio presso il ponte di Testona, con l'obbligo di ricostruirlo e riaprirlo al traffico.
Lo stanziamento favorì il sorgere di un nuovo nucleo di abitazioni presso il ponte sul Po, i cui residenti, in prevalenza artigiani e mercanti, sarebbero stati attratti dalla favorevole posizione del sito, di per sé adatto allo sviluppo di attività commerciali, e dalle particolari condizioni di esenzione da qualsiasi giurisdizione laica ed ecclesiastica di cui l'ordine templare godeva, e quindi allo status privilegiato in cui venivano a trovarsi i suoi locatari, esenti anche dal pagamento dei pedaggi sulle vie di transito.
I Torinesi e gli alleati della Lega Lombarda diedero decisivo impulso al nuovo insediamento di Moncalieri, perché in posizione più elevata e sicura e, al tempo stesso, strategicamente meglio disposto.
Tale partecipazione, sottolineata dal fatto che due delle porte di Moncalieri prendono il nome da città della Lega Lombarda (Piacenza e Milano), sancisce l'appartenenza di Testona alla parte avversaria a Chieri, al momento schierata con l'imperatore.
La nascita di Moncalieri non fu quindi dovuta ad un fatto traumatico ma ad un graduale confluire degli abitanti di Testona, Carpice e Mairano in un luogo meglio difendibile e da cui si poteva controllare da vicino il ponte sul Po. L'edificazione del nuovo centro sarebbe da collocarsi cronologicamente fra il 1203, quando cioè cessa l'intesa fra Chieri ed i Templari, ed il 1227, quando l'attrito fra Chieri e Testona si acuisce.
Al 1230 risalgono l'ultimo atto conosciuto del comune di Testona nonché il primo del nuovo comune, rogato l'11 novembre di quell'anno "in porticu comunis Montiscalerii".
Il trasferimento della sede e soprattutto il cambiamento del nome del comune derivarono da un fatto di natura meramente politica: servirono a mettere in rilievo l'autonomia dal potere vescovile, di cui Testona era stata la sede tradizionale perché luogo abituale di residenza del vescovo.
Moncalieri è in un certo senso una "villanova" di Testona, sorta per concentrare in un solo abitato la popolazione confinante, effetto non di un ripiego o di una sconfitta, ma dell'autonomia politica e della fortuna economica del comune
Il nuovo comune, in seguito, rimase alleato di Torino; ma pochi decenni più tardi Tommaso II di Savoia riuscì, dopo vari tentativi, ad assicurarsi definitivamente il possesso della città, tassello fondamentale, proprio in quanto nodo viario, del suo progetto di controllo del territorio. Nel 1265 compare per la prima volta nei documenti il nome di un castellano sabaudo, Rainerius di Revigliasco.