Testona: distruzione o abbandono?
Abbiamo visto i molti e gravi motivi di tensione che minavano i rapporti fra i due principali comuni collinari: Chieri e Testona.La storiografia locale è solita far terminare ogni storia di Testona con il racconto della sua violenta distruzione da parte dei Chieresi, o di Chieresi ed Astigiani alleati, in un periodo compreso tra il 1228 ed il 1230 e della miracolosa edificazione di Moncalieri in un solo anno.Questa ricostruzione dei fatti si basa sulla "Chronica parva Ripaltae", fonte posteriore di circa 120 anni, ed è per varie ragioni poco attendibile. La tradizione erudita risalente al XVII secolo la riprese senza che vi sia mai stata una lettura diretta delle fonti scritte medievali.
Recenti studi sui villaggi abbandonati in ambito europeo hanno invece dimostrato l'assoluta rarità di abbandoni di insediamenti in seguito ad un isolato intervento militare.
L'unica prova che testimoni un attacco chierese a Testona è contenuta in un documento del 1232, in cui il capitolo di Santa Maria di Testona lamenta i danni subiti.
Nel documento però non si parla affatto della distruzione dell'abitato, ma solo di un assalto e ruberie a danno della chiesa e dei suoi beni; non si comprende, inoltre, perché un documento del 1232 dovrebbe riferirsi a danni risalenti al 1228. Sarebbe dunque perlomeno superficiale dedurre, solo sulla scorta di questo documento, che Testona sia stata distrutta.
Dall'analisi degli antichi catasti moncalieresi risulta che il nome di Testona perdurò a lungo per definire sia il sito dell'insediamento fortificato presso l'attuale villa Cardinali, sia la zona vicino alla chiesa di Santa Maria: almeno fino al 1351 esistevano ancora resti del fossato e delle mura.Si sarebbe dunque portati a credere che il vero e proprio cambiamento dell'assetto territoriale fosse compiuto definitivamente solo durante la prima metà del XIV secolo. Non di distruzione si deve parlare, ma di un lento declino dell'abitato, con progressiva migrazione degli abitanti in altri centri.
Occorre allora cercare motivazioni più rilevanti per giustificare lo spostamento della sede comunale da Testona a Moncalieri, che non quelle derivanti da generiche motivazioni difensive e militari.