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Editoria GAT, progetti conclusi e progetti da avviare.

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  • Categoria dell'articolo:Attualità

Care lettrici e cari lettori,

l’anno che si è da poco concluso è stato piuttosto insolito per il Gruppo Archeologico Torinese. Mentre è diminuita l’attività di sopralluogo sul territorio, che, oltre a soffrire di limitazioni stagionali, ha dovuto anche fare i conti con il maltempo domenicale (la domenica è il giorno da sempre dedicato a queste “passeggiate”), l’impegno del GAT si è soprattutto concentrato sull’attività editoriale.

Oltre a un’edizione di Taurasia venuta alla luce a inizio marzo, nel giugno 2019 è comparso fresco di stampa il volume dal titolo “La Collezione Archeologica del Real Collegio di Moncalieri” (in copertina). È stato un parto difficile in quanto, a seguito del lungo lavoro dei soci per la redazione dei testi e la ripresa fotografica dei reperti, si è rivelata necessaria una complessa operazione di integrazione e armonizzazione dei contenuti, che ha impegnato per diverse sessioni, nel corso dell’inverno e della primavera, un ristretto “comitato redazionale”. Per concludere il lavoro, è stato poi necessario tornare al Real Collegio per rifare alcune fotografie, ed effettuare frequenti ricerche per la verifica dei testi e delle fonti; in questa occasione sono emerse alcune chicche inaspettate, tra cui vale la pena ricordare una corretta lettura del reperto denominato “pendente in bronzo”, come interpretazione del tema della barca solare (e non come figura antropomorfa, si veda l’immagine a lato), o l’esame più accurato della testa di mummia che ha rivelato i dettagli della sua bendatura.

Sempre nel 2019 è uscito il volume “Archeo Torino”, edito da Yume e scritto dal socio Fabrizio Diciotti, che prende spunto (col beneplacito del GAT) dalla nostra Guida Archeologica di Torino, con contenuti aggiornati e rimodulati. Nell’anno appena concluso ha anche visto la luce un altro lavoro, non letterario ma digitale, ossia il rinnovato archeogat.it. Grazie ad Alesssandro Zucco, lo storico ma ormai più che datato sito del GAT è stato completamente rifatto, secondo i più attuali canoni e con un’interfaccia moderna e accattivante. Non si sono comunque persi i contenuti storici del vecchio sito, che è sempre possibile richiamare [https://www.archeogat.it/archivio].

Se poi vogliamo considerarla un’attività “editoriale”, il GAT nel 2019 ha partorito un nuovo Statuto, che ha dovuto interpretare i requisiti della nuova legislazione sul Terzo Settore (dl 117/2017); lo Statuto è stato approvato da un’assemblea straordinaria dei soci in novembre.

Anche nel 2020 è prevista un’intensa attività editoriale: in particolare, la “Guida Archeologica di Torino”, che è tuttora l’unico strumento del genere per la nostra città e di conseguenza il principale testo di riferimento anche per le guide professionali, ha un assoluto bisogno di essere rinnovata. La sua redazione risale ormai al 2009, benché alcuni aggiustamenti fossero stati fatti già nella ristampa del 2010 e un’appendice di aggiornamento sia disponibile nel nostro sito web. Le copie dell’ultima edizione, pur abbondanti, sono ormai alla fine e riteniamo sia indispensabile rivisitare i contenuti. Torino non è certamente Roma, ma negli ultimi dieci anni si sono susseguite numerose scoperte, dal punto di vista archeologico e storico, di cui la nuova edizione della Guida dovrà tenere conto. A partire dal mese di febbraio 2020 il GAT avvierà dunque il progetto di revisione della Guida, che ovviamente durerà molti mesi. E magari potremo anche pensare a una sua traduzione in lingua inglese, perché no?…

Valerio Nicastro – Direttore del GAT