Nel piccolo e sinuoso vicolo di Santa Maria di Piazza, sulle pareti scrostate di un palazzo barocco nato, come tanti altri, su un precedente edificio medievale, sino al 2009 si notavano i resti di due finestre guelfe, la cui crociera in cotto si era persa da tempo... |
A sinistra: scorcio del vicolo Santa Maria. Sopra: una delle due finestre guelfe a suo tempo visibili lungo le pareti scrostate di palazzo Siccardi, lungo vicolo Santa Maria (vedi anche foto in basso a sinistra); la finstra si presentava tamponata e - volendo - facilmente ripristinabile. Nel 2011 è stata occultata sotto il nuovo intonaco. |
L'edificio, noto come
palazzo Siccardi,
è stato profondamente restaurato,
ristrutturato e in parte ricostruito tra il 2008 e
il 2012.
In occasione delle operazioni preliminari, nel 2003 erano emerse ulteriori tracce di finestre guelfe, sul lato di via Barbaroux (foto a destra). Tutte le finestre, sia quelle visibili da sempre che quelle rintracciate su via Barbaroux, a lavori ultimati sono state occultate sotto il nuovo intonaco e oggi non è nemmeno possibile ravvisarne la posizione. Un vero peccato, un'occasione persa di conservare ed evidenziare alcune rare tracce residue della Torino bassomedievale e cinquecentesca. |
![]() Gennaio 2004. Tracce di finestre guelfe, a lato di quella d'epoca barocca, visibili sul lato di via Barbaroux prima dei restauri; oggi non sono più visibili né ravvisabili. |
![]() Le finestre guelfe sul vicolo Santa Maria, fotografate nel 2007. |
La situazione attuale (2012). |