Bifora Gotica


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Nonostante la forte crescita edilizia che Torino conobbe a partire già dalla fine del Cinquecento, e che ebbe come ovvia conseguenza l'inesorabile cancellazione dell'aspetto medievale cittadino, sia civile che religioso, non tutte le tracce architettoniche sono andate definitivamente perdute.

Sovente i nuovi edifici barocchi nacquero direttamente sui precedenti palazzi medievali, tamponandone le finestre a sento acuto o a crociera e aprendo nuove finestre rettangolari, più ampie e allineate al nuovo stile artistico che si andava affermando (e indispensabili per dare più luce agli ambienti, dal momento che la sopraelevazione dei palazzi aveva sottratto luce alle strade).

A Torino sono ancora ravvisabili, disperse qua e là nel centro storico, alcune finestre (o frammenti di finestre) gotiche o guelfe che ci riportano indietro nel tempo e che sono il segno evidente di come la città medievale, per quanto all'apparenza sia quasi totalmente scomparsa, in realtà è ancora presente nel tessuto urbano e aspetta solo di poter essere rivalutata e riportata alla luce.

Questa delicata bifora si trova in via Tasso (piazza IV Marzo).
La finestra era stata tamponata con materiale laterizio ed era scomparsa sotto l'intonaco, fin quando un intervento di restauro ottocentesco la riportò alla luce; la colonnina venne aggiunta durante il ripristino.

Bifora Gotica


Sul lato di via Conte Verde, anticamente chiamata contrada delle Maschere, sono visibili le tracce di altre finestre gotiche, più piccole.



Aggiornamento 27/6/12